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Nota Pubblica Istruzione 31.01.2007, prot. n. 2175.

All'inizio dell'anno scolastico, cercando di indicare e garantire le condizioni per una ripresa serena e costruttiva del lavoro che si avviava, e volendo prefigurare gli impegni che attendevano tutti, segnalavo la necessità di rivedere alcune precedenti scelte di riforma, di valorizzare molte buone pratiche esistenti, di restituire maggior protagonismo e responsabilità alle singole scuole e agli insegnanti.

In questi mesi di attività governativa sono stati fatti alcuni passi in questa direzione:

- la riforma degli esami di stato per dare maggior serietà e quindi valore al percorso scolastico;

- l'innalzamento dell'obbligo di istruzione per garantire ad ogni ragazzo, all'interno di ogni singolo percorso didattico, l'acquisizione di alcuni saperi essenziali per la sua formazione. In questa ottica l'obbligo di istruzione deve rappresentare una opportunità in più e non una libertà in meno;

- l'affidamento diretto alle singole scuole autonome delle risorse finanziarie e la definizione di nuovi strumenti per una gestione condivisa e responsabile;

- l'estensione del regime fiscale delle fondazioni per le donazioni alle scuole;

- il rilancio dell'istruzione formazione tecnico - professionale;

- la riforma dell'Invalsi per costruire un sistema di valutazione coerente, credibile e condiviso, in grado di verificare la qualità del nostro sistema scolastico, individuarne criticità ed eccellenze, offrire gli elementi di informazione necessari per i più opportuni interventi migliorativi;

- la costituzione della nuova Agenzia Nazionale per il sostegno dell'Autonomia che prende il posto dell'Indire e degli Irre e a cui spetterà il compito di sviluppare la ricerca sui curricula, di promuovere l'innovazione, di ripensare e sostenere modalità efficaci di formazione continua del personale della scuola.

Ora si apre quel processo di revisione delle "Indicazioni Nazionali" ereditate dalla passata legislatura e che erano da c

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