IperTesto Unico IperTesto Unico

Sentenza Corte Costituzionale 10.06.2004, n. 177

_.

nel giudizio per conflitto d'attribuzione sorto a seguito della nota del Dipartimento per i servizi nel territorio e lo sviluppo dell'istruzione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 gennaio 2003, prot. n. 136, che conferisce ad un proprio ispettore dell'Ufficio scolastico regionale di Milano un incarico ispettivo nelle scuole paritarie della provincia di Palermo, promosso con ricorso della Regione Siciliana, notificato il 6 maggio 2003, depositato in cancelleria il 12 successivo ed iscritto al n. 17 del registro conflitti 2003.... omissis

Ritenuto in fatto

1. La Regione Siciliana, con ricorso notificato il 6 maggio 2003 e depositato il successivo 12 maggio, ha sollevato conflitto di attribuzione nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri in relazione alla nota 13 gennaio 2003, prot. n. 136, con la quale il Dipartimento per i servizi nel territorio e lo sviluppo dell'istruzione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha incaricato un proprio ispettore di effettuare un'ispezione presso scuole paritarie della provincia di Palermo, chiedendo che questa Corte dichiari che non spetta allo stesso Ministero il potere di ispezione nei confronti degli istituti scolastici paritari presenti nella Regione e, per conseguenza, annulli la nota impugnata ed i conseguenti atti ispettivi, sia in relazione agli articoli 13 (recte: 14), 17 e 20 del regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455 (Approvazione dello statuto della Regione Siciliana), convertito dalla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, e alle relative norme di attuazione in materia di pubblica istruzione di cui al dPR 14.5.1985, n. 246 (Norme di attuazione dello statuto della regione siciliana in materia di pubblica istruzione), sia in relazione agli articoli 117 e 118 della Costituzione ed al principio di leale cooperazione.

2. La ricorrente espone che un ispettore del Ministero, su incarico conferito con la nota im

Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.