IperTesto Unico IperTesto Unico

Circolare MPI 13.01.1999, n. 251

Prime indicazioni in materia di controversie sul lavoro e di conciliazione.

Come noto, i decreti legislativi 31.3.98, n. 80 e 29.10.98, n. 387, dando attuazione alle previsioni già contenute nel D.L.vo n. 29/93, hanno dettato una concreta disciplina per il trasferimento della giurisdizione in materia di controversie di lavoro dal giudice amministrativo al giudice ordinario.

Nelle more del completamento della necessaria fase di studio della complessa problematica e delle intese da assumere, in particolare con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - e con l'Avvocatura Generale dello Stato, appare opportuno fornire delle prime indicazioni di massima, di carattere strettamente operativo, fermo restando che le stesse saranno integralmente assorbite da ulteriori e più organiche istruzioni da rimettere ad un prossimo atto di normazione secondaria con il quale saranno disciplinati, oltre agli aspetti più strettamente procedurali e normativi, anche il necessario raccordo funzionale tra gli Uffici di questo Ministero e l'Amministrazione periferica.

a) Demarcazione temporale della giurisdizione

Essa va ricercata nel comma 17 dell'art. 45 del citato D.L.vo n. 80/98.

Sono assoggettate al Giudice del lavoro le controversie attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo alla data del 30.6 98.

Ne discende che gli atti destinati ad instaurare, modificare o estinguere il rapporto di lavoro e che producano i loro effetti a far tempo dal 1 luglio 1998, dovranno essere impugnati davanti al Giudice ordinario e ne dovranno recare la relativa indicazione.

Inoltre, i provvedimenti di cui trattasi dovranno altresì contenere il riferimento all'obbligatorio esperimento del tentativo di conciliazione ex art. 410 del c.p.c., come modificato dall'art. 36 del D.L.vo n. 80/98.

Stante l'intervenuta disciplina e struttura privatistica del rapporto di lavoro, devono ritenersi non più esperibili il ricorso gerarchico (fatto salvo quanto si dirà in appresso) e il ricorso straor

Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.