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Circolare MPI 05.06.1998, n. 255

Legge 27 dicembre 1997, n. 449 - Applicazione dell'art. 59 - Programmazione dell'accesso al pensionamento di anzianità - Chiarimenti.

Con riferimento ai quesiti pervenuti, in ordine alle disposizioni in oggetto, si riportano di seguito, i dovuti chiarimenti:

1) Personale trattenuto in servizio ai sensi del D.L. 19 maggio 1997 n. 129 convertito in legge 18 luglio 1997, n. 229.

Al personale che, trattenuto in servizio ai sensi di quanto sopra riportato, verrà collocato in quiescenza sia nel 1998 che nel successivo 1999, ai fini della determinazione del trattamento di quiescenza verrà applicata la normativa in vigore alla data del 21 maggio 1997, (giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del D.L. 129/97) così come prescritto dall'art. 1 - comma 4 della L. 18 luglio 1997, n. 229.

Ciò sta a significare che, nei confronti degli interessati l'accesso al trattamento di quiescenza, con le conseguenti decurtazioni di cui alle tab. A e D, annesse rispettivamente alle leggi 24.12.1993, n. 537 e 8.8.1995, n. 335, verrà riconosciuto in funzione dei requisiti richiesti dall'art. 1, comma 27, lett. a) o lett. b) della stessa legge 335/95, tenendo peraltro presenti gli arrotondamenti di cui all'art. 40 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, computandosi, cioè, come anno intero la frazione finale di anzianità superiore a mesi sei e trascurando quella uguale o inferiore al suddetto limite.

Quest'ultimo sistema di arrotondamento, tuttavia, non si è potuto applicare nell'articolazione della graduatoria di cui all'art. 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, graduatoria nella quale, dovendosi includere con priorità i richiedenti in "possesso dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico richiesti al personale del pubblico impiego nel 1998", gli stessi sono stati graduati con l'effettiva anzianità contributiva posseduta ed in funzione dell'età anagrafica, così come esplicitamente prescritto dal precitato comma.

In tale ottica, sono da ritenersi pienamente rispondenti al precetto normativo i criteri di selezione enunciati nella C.M. 185 del 9

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