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Documento MURST - MPI 01.12.1998

Corsi universitari di formazione degli insegnanti (Corso di laurea in Scienze della formazione primaria, Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario).

Con l'emanazione, da parte del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica d'intesa col Ministro della Pubblica Istruzione, del decreto 26.5.1998 (G.U. 153 del 3.7.1998) e con la successiva definizione di norme connesse si sono poste le premesse per una nuova realtà istituzionale di grande rilevanza per il sistema scolastico del Paese. Questa Commissione, che ha dato un supporto tecnico ai due Ministeri per l'elaborazione della normativa in questione, ritiene utile far presenti ai destinatari della presente nota alcune considerazioni che a giudizio della Commissione stessa potranno consentire l'attuazione più efficace dei corsi universitari di formazione degli insegnanti.

Va infatti rilevato che, secondo un indirizzo legislativo che sempre maggiormente valorizza le autonomie, universitaria e scolastica, i ricordati provvedimenti hanno il carattere di normativa-quadro, in quanto definiscono solo criteri generali, nell'ambito dei quali le effettive modalità di attuazione dipenderanno in larga misura dalle scelte che verranno compiute nelle diverse realtà locali.

In tale logica, le considerazioni che seguono hanno il mero ruolo di suggerimenti, che peraltro appaiono ampiamente motivati sulla base di quanto è emerso nel corso del nostro lavoro.

Un elemento fondamentale alla base della stessa concezione di questi corsi, è la cooperazione Università/Scuola; alcune indicazioni specifiche, per determinati aspetti, figurano nell'art. 2, commi 4 e 9, del già citato Decreto 26.5.1998, e ulteriori questioni sono disciplinate dalla successiva legge 3 agosto 1998, n.315, ma il problema ha una valenza ancora più generale. Sembra pertanto estremamente opportuno che le Università promuovano la costituzione, in corrispondenza di ogni realtà regionale, di una sede di confronto sistematico tra l'Università stessa (o l'organismo che coordina una pluralità di Atenei), l'Amministrazione scolastica, l'IRRSAE, nonché agli interlocutori la cui p

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