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Documento Ministero della sanità 04.07.1997, prot. n. 1.400.2/34.1.4098

60a Campagna Nazionale contro la tubercolosi, le malattie polmonari sociali, contro il fumo e gli inquinamenti atmosferici.

Il Ministero della Sanità, come di consueto, anche per l'anno 1997 fornisce il proprio patrocinio alle iniziative promosse dalla Federazione Italiana contro la tubercolosi e le malattie polmonari sociali e, nello specifico, supporta l'organizzazione della 60 a Campagna Nazionale per la Prevenzione della tubercolosi, delle malattie polmonari sociali, contro il fumo e gli inquinamenti atmosferici.

I temi che verranno trattati nella 60 a Campagna di Educazione Sanitaria in oggetto, per l'anno 1997 sono:

- la malattia tubercolare;

- il rapporto esistente fra l'inquinamento atmosferico e le malattie respiratorie da ostruzione bronchiale;

- la lotta contro il fumo di tabacco e la tutela dei non fumatori dai rischi del fumo passivo.

Per quanto concernete il primo argomento, è noto come nel nostro paese, negli ultimi anni, si sia verificato un aumento di casi di tubercolosi.

Tale aumento sembrerebbe da ascriversi direttamente ad alcuni fattori di rischio emergenti e, tra questi, la immigrazione, specie quella clandestina, oltre ad un aumento delle fasce di povertà e di marginalità nella popolazione italiana.

Per il 1997, la Federazione Italiana contro la tubercolosi e le malattie polmonari sociali, intende continuare l'opera di sensibilizzazione degli addetti ai lavori (medici di base, medici ospedalieri, personale dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali) e dei competenti Assessorati Regionali alla Sanità per una sempre più incisiva e puntuale rilevazione dei dati di morbosità incidente e prevalente della tubercolosi che costituisce il presupposto necessario per ogni successiva azione di prevenzione e controllo (cfr. lettera circolare 400.2/34.1/2002 del 27.3.1995); un accento particolare viene posto sulla necessità di verificare il rapporto esistente tra la malattia tubercolare e le categorie esposte a maggior rischio, ponendo la massima attenzione verso i movimenti migratori, sp

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