Comunicazione di servizio INPDAP 24.02.1997, prot. n. 267

Su alcune questioni pensionistiche, sono state rappresentate da taluni Uffici operativi dissimili metodologie applicative per il superamento delle quali, si rende opportuno impartire direttive idonee ad assicurare una costante unità d'indirizzo.

Attesa la generale importanza degli aspetti che vengono trattati nonché il carattere di prima applicazione di alcune disposizioni, si vorrà assicurare in sede periferica massima diffusione alla presente comunicazione, con particolare riguardo agli operatori degli Enti datori di lavoro il cui personale dipendente è iscritto a questo Istituto.

Si coglie inoltre l'occasione per diramare, come richiesto dal Ministero del Tesoro - Direzione Generale dei Servizi Periferici - , istruzioni operative sulla normativa introdotta dalla legge 8.8.1995 n. 335 relativamente ai trattamenti pensionistici indiretti.

1) Norma di salvaguardia per le pensioni di vecchiaia

Il Ministero del Tesoro - Ragioneria Generale dello Stato - IGOP, di concerto col Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha espresso l'avviso che la deroga all'innalzamento dei requisiti contributivi per il pensionamento di vecchiaia, disposta dall'art. 2, comma 3, lett. c) del decreto legislativo 30.12.1992, n. 503 può essere applicata senza eccezioni a tutti i dipendenti pubblici, in servizio al 31.12.1992, aventi un'età tale che al compimento dell'età per il pensionamento di vecchiaia non possono raggiungere i più alti requisiti contributivi previsti dal citato art. 2. Pertanto, sia nei casi in cui il trattenimento si rende indispensabile per raggiungere il requisito minimo stabilito dalla previgente normativa (14 anni, 6 mesi e 1 giorno) e non ancora conseguito al compimento del limite d'età, che in quelli in cui il trattenimento sia riconducibile all'esercizio della facoltà del dipendente di proseguire l'attività lavorativa nei termini previsti da specifiche disposizioni vigenti in materia, è possibile conseguire il diritto