Nota MPI 01.08.1997, prot. n. 4259

In funzione alle istruzioni diramate da questo Ufficio con lettera-circolare n. 4153 del 24 maggio 1996, si trasmette, per opportuna conoscenza, l'unito parere riguardante l'oggetto espresso dal ministero del Tesoro (Ragioneria Generale dello Stato - I.G.F.) con nota n. 173845 del 28 luglio 1997.

Con la nota in riferimento codesta Ragioneria centrale, premesso che i Provveditori agli studi, allo scopo delegati dal competente Direttore generale, emanano i provvedimenti di concessione di equo indennizzo a favore del personale docente e non docente e che la relativa spesa viene disposta a mezzo di ordinativi tratti sugli ordini di accreditamento emessi in loro favore, ha chiesto di conoscere la modalità del controllo di Ragioneria cui debbono essere assoggettati i provvedimenti in questione.

Ciò in relazione alla circostanza che alcuni Provveditorati trasmettono i provvedimenti medesimi per il controllo preventivo a codesta Ragioneria centrale, atteso che talune Ragionerie provinciali si sarebbero dichiarare incompetenti.

Al riguardo, stante che i provvedimenti appena citati vengono emanati in sede provinciale su apposita delega dal Dirigente generale dell'Amministrazione centrale della Pubblica Istruzione e che la relativa spesa, come sopra evidenziato, viene sostenuta a mezzo di aperture di credito a favore dei Provveditori agli studi, si precisa che tali provvedimenti non sono da assoggettare a controllo preventivo né di codesto Ufficio, né delle Ragionerie provinciali, ma a questo successivo delle competenti Ragioneria regionali in sede di rendicontazione delle spese sostenute per il titolo che qui interessa (cfr. art. 18 D.P.R. n. 1544/1955).

Invero il controllo preventivo sui provvedimenti di concessione dell'equo indennizzo oltre a quello successivo sul rendiconto di spesa, produrrebbe effetti negativi in ordine all'efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa in quanto concretizzerebbe doppio controllo sul medes