Nota Pubblica istruzione 22.10.1996, n. 535.

Con la legge n. 257 del 27.3.1992, sono state previste misure di sostegno a favore dei lavoratori che siano stati esposti alle fibre d'amianto.

In particolare, il comma 8 dell'art. 13 di tale legge, così come modificato dall'art. 1, comma 1, del D.L. 5/6/1993 n. 169, convertito in legge 4/8/93 n. 271, attribuisce ai lavoratori che siano stati esposti all'amianto per un periodo superiore ai dieci anni una maggiorazione di 1,5 volte all'intero periodo di esposizione.

Sull'argomento sono pervenute numerose richieste di chiarimento e quesiti circa l'eventuale applicabilità dei benefici in questione al personale dipendente iscritto a questo Istituto nonché sulle eventuali modalità di riconoscimento.

Al riguardo, occorre precisare che le modificazioni apportate all'originario testo del comma 8 dell'art. 13 della legge 257/92, hanno attribuito portata generale alla norma stessa, con il conseguente effetto di non potersi denegare la sua estensibilità, per quanto concerne i soggetti destinatari, anche al personale iscritto all'I.N.P.D.A.P.

È altresì opportuno chiarire che i benefici recati dalla legge 257/92, sono in stretta connessione al periodo lavorativo di esposizione alle fibre d'amianto, per cui solo qualora detto pregresso servizio venisse valorizzato dal dipendente a mezzo ricongiunzione ex art. 2 legge 29/79 presso questa gestione previdenziale, il medesimo dipendente avrebbe titolo a fruire, delle prestazioni pensionistiche, della maggiorazione pari a 1,5 volte del periodo di esposizione.

Nella maggiorazione di servizio spetterebbe, invece, qualora non venisse soddisfatta la sostanziale condizione di accentramento del per??? esposizione stesso.

Pertanto, gli Uffici operativi centrali e le Sedi periferiche, verificata la sussistenza dei requisiti di legge in ogni singolo caso, provvederanno a computare, in sede di determinazione del trattamento pensionistico, le maggiorazioni di cui alla legge 27/3/1992 n. 257. Ciò potrà