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Circolare MPI 04.08.1995, n. 273

Decreto Legge 28 giugno 1995 n. 253 concernente l'abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione e l'attivazione dei relativi interventi di sostegno e recupero.

La conversione in legge del Decreto legge 28 giugno 1995, n. 253, concernente l'abolizione degli esami di riparazione introduce, nella scuola secondaria superiore, importanti elementi innovativi che valorizzano l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche e le responsabilità dei docenti.

La nuova normativa, di cui si allega copia nel testo coordinato del decreto legge e della legge di conversione, utilizzando i risultati delle esperienze realizzate nel primo anno di attuazione della nuova normativa, intende disciplinare tutte quelle attività che si ritengono necessarie per migliorare la qualità del servizio scolastico e per offrire a ciascun allievo le migliori opportunità per la sua crescita culturale.

In tale prospettiva la legge individua nella flessibilità del calendario scolastico e nella autonoma organizzazione delle attività didattiche da parte del singolo Istituto gli strumenti più idonei al conseguimento degli obiettivi assegnati agli interventi integrativi.

Al fine di favorire la più ampia conoscenza delle innovazioni introdotte dalla legge e di assicurare l'adozione di criteri omogenei nella attuazione delle varie attività, i Provveditori sono invitati a promuovere apposite conferenze di servizio dei Capi di istituto con la presenza degli Ispettori operanti nel territorio.

I Provveditori cureranno altresì, nell'ambito dei Piani Provinciali per l'Aggiornamento a suo tempo predisposti, la realizzazione, in favore del personale docente della scuola secondaria superiore, di organiche azioni formative a supporto degli interventi didattici ed educativi in argomento.

A tal fine potranno anche essere utilizzati, nell'ambito delle indicazioni già fornite con la direttiva n. 130 del 12 aprile 1995, recante le norme applicative del P.N.A., i materiali didattici indicati come disponibili dalla C.M. n. 51 del 10.2.1995.

Sempre nell'intento di assicurare la più ampia diffusione delle modalità di organizzazione degli int

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