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Nota MIUR 18.12.2014, prot. n. 7443

Trasmissione Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati.

Si trasmettono le Linee di indirizzo in oggetto con preghiera di darne la più ampia diffusione, stante la rilevanza del documento, a tutte le istituzioni scolastiche, agli operatori del mondo della scuola e della sanità, agli stakeholder e a quanti a vario titolo si trovano a dover affrontare le problematiche afferenti all'inserimento dei bambini adottati nel sistema scolastico.

Esse, infatti, intendono rappresentare un agevole strumento di lavoro, con l'obiettivo di fornire conoscenze e linee programmatiche a carattere teorico-metodologico che consentano alla scuola di garantire ai bambini e ai ragazzi adottati e alle loro famiglie ulteriori opportunità nel loro percorso di crescita.

 

Allegato - Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati

1. INTRODUZIONE

La realtà dell'adozione (1) è, da tempo, ampiamente diffusa nella nostra società e chiaro è il suo valore quale strumento a favore dell'Infanzia e come contribuisca alla crescita culturale e sociale del nostro Paese. In Italia, soltanto nel periodo 2010-2013, sono stati adottati circa 14.000 bambini con l'adozione internazionale e oltre 4000 con quella nazionale. Conseguentemente, anche la presenza dei minori adottati nelle scuole italiane è divenuta un fenomeno quantitativamente rilevante. In molti casi, inoltre, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente, il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni.

Occorre considerare che alla condizione adottiva non corrisponde un'uniformità di situazioni, e quindi di bisogni, e che i bambini adottati possono essere portatori di condizioni molto differenti che, se poste lungo un continuum, possono andare da un estremo di alta problematicità ad un altro di pieno e positivo adattamento. Non è raro, infatt

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