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Nota MIUR 28.02.2017, prot. n. 2182

Lo sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per l'anno scolastico 2016/2017.

Il Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, all'articolo 2, comma 3, prevede che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca emani, con periodicità almeno triennale, la Direttiva sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione. In attuazione di questa previsione è stata emanata la Direttiva 18 settembre 2014, n. 11 concernente le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017. La legge 13 luglio 2015, n. 107, ha poi introdotto molte novità nella scuola e in particolare ha reso triennale il Piano dell'offerta formativa. Il primo Piano triennale dell'offerta formativa è stato elaborato dalle istituzioni scolastiche in riferimento al triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 ed è diventato un punto di riferimento ineludibile anche per il Sistema Nazionale di Valutazione. Pertanto, in attesa dell'emanazione di una nuova Direttiva del Ministro, si rende necessario riconsiderare i tempi del procedimento di valutazione, allineandoli e armonizzandoli con i processi attivati dalla Legge n. 107/2015. In particolare, con la seguente Nota si intendono fornire alle Istituzioni scolastiche indicazioni e orientamenti in merito ai tempi del procedimento di valutazione.

Con la Direttiva 11/2014 è stato avviato il procedimento di valutazione previsto dall'art. 6, comma 1, del D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80. Nell'anno scolastico 2014/2015 è stata predisposta la prima versione del Rapporto di autovalutazione (RAV) e nel successivo anno scolastico 2015/2016 è stato definito il Piano di miglioramento (PdM) in relazione alle priorità individuate. Sempre nell'anno scolastico 2015/2016 è stata data alle scuole la possibilità di riaprire il RAV per decidere liberamente se confermarlo, rivederlo, oppure riscriverlo alla luce dei dati aggiornati e degli eventuali cambiamenti nel frattempo intervenuti. Grazie al rilevante impegno delle comunità scolastiche e

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