Atlante dell’infanzia a rischio: Save the Children e Treccani presentano il nuovo volume

Trecentosessanta pagine di realtà, dell’Italia di oggi, dell’infanzia di oggi.

Sono i bambini i protagonisti del libro VIII Atlante dell’Infanzia a rischio “Lettera alla Scuola” di Save the Children, già disponibile nelle librerie di tutt’Italia dal 23 novembre 2017.

Pubblicato da Treccani, il volume è curato da Giulio Cederna. La coreografia visiva è frutto del talento di uno dei più importanti fotografi italiani, Riccardo Venturi. È disponibile online anche una versione multimediale.

L’Atlante si presenta al pubblico tramite una cospicua presenza di dati, strumenti, documenti che possano offrire al lettore un’ampia comprensione della condizione del sistema scolastico in Italia. Il tutto è arricchito da mappe e da numerose ‘parole chiave’ scritte da personalità di spessore come educatori, esperti della scuola, insegnanti. Annoveriamo, tra gli altri, Domenico Starnone, Franco Lorenzoni, Fabio Geda, Giancarlo Cavinato.

Una lente d’ingrandimento particolare per questo VIII Atlante dell’infanzia a rischio “Lettera alla scuola” di Save the Children: il filtro scelto è quello degli studenti, soprattutto di coloro i quali vivono la dura prospettiva della marginalità e che, per questo, proprio come cinquanta anni fa, rischiano di essere espulsi dalla scuola. Dal loro punto di vista è raccontato il sistema scolastico italiano; da questi ragazzi il “pilastro scuola” deve ripartire.

Cinquanta anni sono passati dalla scomparsa di un grande educatore italiano come Don Lorenzo Milani, che ha lottato affinché la scuola offrisse medesime opportunità ai suoi studenti indipendentemente dalla loro condizione economica. Proprio alla lezione dei grandi maestri del passato si ispirano i sei capitoli in cui si suddivide l’Atlante, veri e propri percorsi di riflessione all’interno del mondo della scuola italiana.

Quest’ultima deve far fronte, dopo un periodo importante di forte recessione, a nuove povertà economiche e, conseguentemente, educative, che mettono fortemente a rischio il futuro dei bambini, laddove le diseguaglianze sociali seguitano ad avere un considerevole impatto sul rendimento degli alunni.

In un’Italia vecchissima, con oltre 165 anziani ogni 100 bambini, ogni anno oltre 130 mila ragazzi sono a rischio dispersione scolastica e l’abbandono continua ad essere una tra le sfide più ardue per gli educatori della scuola italiana.

Una sfida ancora più viva ed accesa che mai, che è stata già raccolta da scuole che hanno costruito vere e proprie comunità educanti attive in territori dominati dal degrado e dalla criminalità. La storia di queste scuole è raccontata nell’Atlante di Save the Children, a dimostrazione che la pedagogia svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di basi solide, su cui porre sullo stesso piano di relazione e apprendimento bambini di ogni età, estrazione e provenienza.