Miur: la nuova valutazione della performance

Lo scorso 18 marzo il Ministro Bussetti ha firmato il decreto di adozione del nuovo Sistema di misurazione e valutazione della performance del Miur, in vigore a partire da quest’anno con l'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti e le competenze professionali del personale.

Il decreto è frutto del lavoro di un tavolo tecnico coordinato dall’Organismo Indipendente di Valutazione della performance, riattivato da Bussetti dopo uno stallo di due anni. Le novità sono state oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali e tengono conto delle recenti modifiche normative al d.lgs. 150/2009 in materia di riforma della Pubblica Amministrazione.

Bussetti punta sulla connessione tra programmazione, obiettivi, risorse, attività e risultati del Miur. Il nuovo Sistema riduce gli spazi di discrezionalità, introducendo criteri e parametri di misurazione e valutazione più oggettivi, per ottenere più trasparenza e gestire meglio il lavoro all’interno degli uffici.

Tra le novità introdotte l’eliminazione dell’autovalutazione, a favore di un processo di valutazione precisamente scandito nelle fasi e nei tempi, sulla base di criteri più oggettivi, e declinato in maniera diversa in base alle figure coinvolte, dirigenziali e non. Vengono poi affidati ruoli specifici ai principali attori del ciclo della performance.

Viene misurato il grado di raggiungimento degli obiettivi specifici, corrispondenti alle priorità politiche riportate nell’Atto di indirizzo, nella loro declinazione annuale, relativi all’intera Amministrazione (centrale, territoriale e funzionale), riconoscendo anche il contributo di ciascun dipendente in relazione al grado di responsabilità.

Inoltre per la prima volta vengono incluse nella valutazione le attività degli enti vigilati o partecipati del Ministero.

Infine vengono promossi questionari e iniziative dedicate a rilevare il grado di soddisfazione dei cittadini e degli utenti esterni relativamente ai servizi erogati.