Esame di Stato I ciclo 2017/18: tutti i dati

Pubblicati da parte del Miur i dati statistici sugli esiti dell’esame di Stato e degli scrutini nella scuola secondaria di I grado relativi all’a.s. 2017/2018, che ha visto importanti modifiche in materia di modalità di valutazione, di svolgimento dell’esame e di rilascio della certificazione delle competenze, a seguito dell'entrata in vigore del d.lgs. 62/2017.

Il 98,3% degli studenti è stato ammesso all’esame e il 99,8% lo ha superato. Si conferma una tendenza ininterrotta dal 2010/2011. Gli ammessi sono stati il 98% nel 2016/2017 e il 97,6% nel 2015/2016. Il 99,8% di licenziati si conferma stabile per il terzo anno consecutivo.

Sardegna, Valle d’Aosta, Sicilia e Piemonte registrano un tasso di ammissioni all’Esame inferiore rispetto a quello nazionale. Al di sopra della media, invece, Basilicata e Abruzzo, dove il tasso di ammissione supera quello nazionale rispettivamente dello 0,8% e dello 0,6%.
I licenziati con voto sei sono stati il 22,1%, quelli con sette il 28,2%, il 23,7% con otto, il 16,6% con nove, il 5,4% con dieci, il 4% con dieci e lode. La regione con il minor numero di sei è l’Umbria (16,2%), quella con il numero maggiore la Sicilia (26,3%). La Valle d’Aosta registra il minor tasso di dieci e dieci e lode (5,3%). Gli studenti più brillanti risultano essere in Puglia e Calabria (13,5% di dieci e dieci e lode).

Il tasso di promozione è equilibrato tra la componente maschile e femminile. Ma se il 58,8% degli studenti ha conseguito la promozione con voto sei o sette, la stessa percentuale delle studentesse ha riportato un voto pari o superiore a otto.

Sia a conclusione del primo che del secondo anno, la percentuale di promossi è aumentata di 0,4 punti percentuali rispetto al 2016/17. Al primo anno si registra il 98,6% di promosse e il 97,2% di promossi; al secondo le rispettive percentuali sono 98,8% e 97,8%. Hanno riportato risultati migliori rispetto alla media nazionale, in termini di ammissioni, gli studenti di Basilicata (+1,1%); Veneto, Abruzzo e Calabria (+0,6%); Emilia e Puglia (+0,5%).

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