Esami di Stato: pubblicati i Quadri di riferimento

Resi noti da parte del Miur i Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte e le griglie di valutazione per l'attribuzione dei punteggi relativamente agli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione.

Con nota 26 novembre 2018, prot. n. 19890 il Miur ha trasmesso il decreto 26 novembre 2018 n. 769, con il quale sono adottati i Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte e le Griglie di valutazione per l'attribuzione dei punteggi per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione.

I Quadri di riferimento, elaborati per ciascun percorso di studio relativo a Licei, Istituti tecnici e Istituti professionali, hanno la funzione di sistematizzare l'impianto disciplinare e chiariscono i criteri e gli obiettivi in base ai quali saranno "costruite" le prove di esame.   In particolare: caratteristiche e struttura, nuclei tematici fondamentali e obiettivi, valutazione.

Per docenti e studenti sarà dunque possibile cominciare a esercitarsi con specifiche simulazioni. Anche il Ministero, a partire dal mese di dicembre, metterà a disposizione tracce-tipo per accompagnare ragazzi e insegnanti verso il nuovo Esame.

Le Griglie di valutazione per la prima prova scritta definiscono indicatori generali riferiti a tutte le tipologie testuali e indicatori specifici per le diverse tipologie.

Per la seconda prova scritta, le griglie si riferiscono alla valutazione complessiva dell'elaborato, senza distinzione tra le diverse parti.

Un Piano di informazione e formazione accompagnerà le scuole. Sono state organizzate, dal 27 novembre al 20 dicembre 2018, Conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale a cui gli USR inviteranno i Dirigenti scolastici. Tutti i contenuti trattati saranno sintetizzati in slide che verranno trasmesse agli USR, unitamente al calendario dettagliato degli incontri.

 

Prima prova scritta (19 giugno)

Avrà una durata di sei ore. I maturandi dovranno scegliere tra sette tracce riferite a tre tipologie in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico:

  • tipologia A (2 tracce): analisi del testo;
  • tipologia B (3 tracce): analisi e produzione di un testo argomentativo;
  • tipologia C (2 tracce): riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

I maturandi dovranno dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, di aver raggiunto un’adeguata competenza sull’“evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”. I testi prodotti saranno valutati in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali.

 

Seconda prova scritta (20 giugno)

Potrà riguardare una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio. Il decreto con le discipline su cui i maturandi dovranno mettersi alla prova sarà pubblicato a gennaio. Ad esempio:

  • Liceo classico: la prova sarà articolata in due parti: una versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, e preceduto e seguito da parti tradotte per consentire la contestualizzazione. Seguiranno tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale. Il Ministero potrà optare anche per una prova mista di Latino e Greco;
  • Liceo scientifico: la prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà riguardare ambedue le discipline caratterizzanti: Matematica e Fisica;
  • Istituti Tecnici: la prova prevede una prima parte, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda parte, con una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà. Anche qui potranno essere coinvolte più discipline;
  • Istituti Professionali: la prova si comporrà di una parte definita a livello nazionale e di una seconda parte predisposta dalla Commissione.

 

Colloquio

La commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell'ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà comunque tenere conto di quanto indicheranno i docenti nel documento di classe che sarà consegnato ai commissari con il percorso effettivamente svolto.