Scuole in zone sismiche: risorse Miur-PCM

Il Miur e il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri stanziano 145 milioni agli enti locali per le verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento nelle scuole che si trovano all’interno delle zone sismiche.

Gli enti locali proprietari di uno o più edifici scolastici di ogni ordine e grado, che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 e censiti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, possono richiedere il finanziamento per le verifiche di vulnerabilità sismica e, qualora fosse necessario, per le progettazioni di eventuali interventi di adeguamento antisismico.

È disponibile on line l’avviso pubblico che stanzia circa 145 milioni di euro, di cui 100 milioni messi a disposizione dal Miur e 45 dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 20% delle risorse Miur viene destinato ai Comuni delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.

I beneficiari verranno selezionati in base a criteri tra cui la vetustà degli edifici, la quota di cofinanziamento, l’appartenenza alla zona sismica 1 o 2, la tipologia costruttiva e di progettazione.

La graduatoria predisposta dal Miur verrà trasferita al Dipartimento Casa Italia, che provvederà a finanziare, nell’area di propria competenza e con le proprie risorse, le verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento degli edifici scolastici che si trovano nella zona sismica 1.

Le domande ammesse al finanziamento in zona 1 che eccederanno la quota di risorse a disposizione del Dipartimento Casa Italia saranno finanziate dal Miur, che provvederà ad autorizzare le verifiche di valutazione del rischio sismico e le eventuali progettazioni anche nella zona 2. I contributi saranno erogati da Cassa depositi e prestiti direttamente agli enti locali.

Il contributo per la progettazione sarà riconosciuto per l’importo richiesto solo se, dopo la verifica di vulnerabilità, l’indice di rischio risulterà inferiore allo 0,8.