Prove Invalsi: un’occasione da non perdere

“Un’occasione da non perdere”: questo il titolo di una nota a firma di Roberto Ricci, Responsabile Area prove nazionali Invalsi, in occasione dell’avvio delle prove per la classe terza secondaria di primo grado. La nota esamina le principali novità delle rilevazioni di quest’anno ed esorta alla più ampia collaborazione.

Il nuovo impianto delle prove Invalsi, introdotto dal d.lgs. n. 62/2017, costituisce può rappresentare – si legge nella nota – “un’occasione molto importante di miglioramento per tutti”.

Quattro le principali novità:

  • Il rapporto tra le prove Invalsi e l’esame di Stato del primo ciclo: da quest’anno lo svolgimento delle prove, e non il loro esito, rappresenta uno dei requisiti di ammissione all’esame di Stato e il risultato di ciascun allievo nelle prove, espresso in livelli descrittivi, è riportato in un’apposita sezione della certificazione finale delle competenze.
  • La descrizione dei risultati raggiunti rispetto ai traguardi delle Indicazioni nazionali si articola su una scala nazionale suddivisa in livelli descrittivi di risultato e distinta per ciascun ambito disciplinare (Italiano, Matematica, Inglese-lettura e Inglese-ascolto). Ciò consente di capire qual è il livello di competenza raggiunto rispetto a traguardi comuni a tutti gli studenti del Paese, senza però che questo incida sul voto d’esame che, invece, tiene conto di un complesso insieme di valutazioni formative e sommative dei docenti.
  • La prova d’Inglese è  articolata in una sezione rivolta alla comprensione della lettura e una alla comprensione dell’ascolto. Da tempo le Indicazioni nazionali pongono come traguardo finale del primo ciclo d’istruzione il livello A2 del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). Tuttavia la prova Invalsi d’Inglese è una prova bilivello: A1 e A2. In questo modo è possibile disporre di informazioni utili per l’innalzamento complessivo delle competenze linguistiche degli studenti, individuando con maggiore chiarezza le aree di intervento.
  • Le prove Invalsi si svolgono al computer e on line: una prima buona notizia è rappresentata dal fatto che la dotazione di computer è buona in tutto il Paese, senza distinzione tra Nord e Sud. La sfida è e sarà quella di migliorare la connettività.  Come  effetti a lungo termine, le dotazioni informatiche, i migliori collegamenti a internet rimarranno alle scuole e saranno a disposizione degli studenti e della didattica.

La portata innovativa delle prove Invalsi concerne sia aspetti profondi, legati al senso e all’utilità delle prove per il miglioramento del sistema scolastico, sia tecnologici e organizzativi.

“La collocazione di tutta questa operazione nel suo più naturale e ampio contesto di significato – conclude la nota – può consentire di comprendere meglio come essa rappresenti per tutti e per ciascuno un’importante occasione da non perdere, meritevole della migliore volontà e collaborazione di tutti, nessuno escluso”.