Piano formazione docenti: utilizzo risorse assegnate alle scuole polo

Pubblicato da parte del Miur il decreto di adozione del Piano per la formazione dei docenti 2016-2019. La nota di trasmissione fornisce indicazioni per un efficace utilizzo delle risorse assegnate alle scuole polo, per lo sviluppo dei piani formativi delle istituzioni scolastiche negli ambiti territoriali.

Con nota 1 dicembre 2016, prot. n. 3373 il Miur trasmette il decreto 19 ottobre 2016 n. 797, di adozione del Piano. Considerata l'imminente assegnazione delle risorse assegnate alle scuole polo individuate negli ambiti territoriali, sono stati costituiti appositi staff regionali.

Gli staff regionali coordinano la progettazione delle attività delle scuole polo della regione, tenendo conto del contesto territoriale, dei possibili raccordi con università, enti di formazione e di ricerca, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, comitati scientifici, nuclei di progettazione, ecc.

Il Piano individua le priorità per la formazione in servizio per il prossimo triennio. Le azioni formative sono progettate e realizzate dal Miur anche attraverso le sue articolazioni territoriali. Le iniziative saranno via via pubblicate nello spazio appositamente dedicato sul sito istituzionale del MIUR, con le relative modalità di adesione e di programmazione.

Le priorità sono anche riferimento per il piano delle scuole e delle reti. Le reti favoriscono lo sviluppo di una progettualità condivisa per costruire proposte di azioni in sinergia e per rispondere in modo più capillare alle esigenze delle scuole e dei docenti. Nel caso in cui una specifica esigenza formativa non sia individuata nella progettazione di ambito, potrà comunque essere riconosciuta una quota parte delle risorse assegnate.

Le attività formative scelte dai docenti nell’ambito dell’utilizzo della carta del docente sono inserite nel portfolio del docente e utili alla definizione del suo curriculum, così come quelle riconducibili al Piano di formazione, elaborato dall’istituzione scolastica, che rientrano nella formazione obbligatoria. I percorsi formativi realizzati con la card, se coerenti con il piano elaborato dal collegio docenti, divengono parte integrante del piano stesso e quindi sono riconosciuti nell’ambito della formazione obbligatoria.

Le azioni nazionali dovranno essere considerate nella pianificazione dei piani di ambito e dei piani delle istituzioni scolastiche. Nei piani dovrà essere prevista la partecipazione dei docenti che svolgono attività scolastiche corrispondenti con la formazione proposta dalle azioni nazionali.

I CPIA potranno portare all’interno della progettualità dell’ambito le loro specifiche esigenze formative. Saranno costruiti percorsi anche a carattere nazionale a loro riservati.

La progettualità costruita negli ambiti e dalle reti sarà oggetto di monitoraggio a cura di INDIRE.