Dati ISTAT 2015 sull’istruzione: ancora troppi Neet

In data 7 aprile l’ISTAT ha pubblicato "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”. La sezione dedicata all’Istruzione evidenzia un miglioramento del livello di istruzione per gli adulti e una diminuzione della quota di giovani che abbandonano precocemente gli studi. Oltre 2,3 milioni i giovani che non studiano e non lavorano (NEET).

 

Il report ISTAT "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, giunto all’ottava edizione, offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.

La sezione Istruzione contiene i dati riferiti al 2015 relativamente ai seguenti aspetti:

  • Spesa pubblica per l'istruzione e la formazione
  • Adulti con istruzione secondaria inferiore
  • Abbandoni scolastici
  • Partecipazione al sistema di istruzione e formazione
  • 30-34enni con istruzione universitaria
  • Giovani che non lavorano e non studiano
  • Apprendimento permanente
  • L'incidenza della spesa pubblica in istruzione sul Pil si conferma stabile al 3,6%.

Negli ultimi anni prosegue il miglioramento del livello di istruzione per gli adulti, con una quota di 25-64enni che ha conseguito al massimo la licenza media scesa tra il 2004 e il 2015 di oltre 11 punti. Oltre la metà dei giovani 15-24enni sono impegnati in un percorso di formazione superiore. L'aggiornamento durante l'arco della vita, importante per l'integrazione nel mercato del lavoro, interessa l'8,0% degli italiani tra i 25 e i 64 anni.

La Strategia Europa 2020 fissa alcuni obiettivi sui livelli di istruzione della popolazione e nel nostro Paese non sono stati ancora tutti raggiunti.

La quota di giovani che abbandonano precocemente gli studi in Italia è scesa al 15% (il 17,7% tra gli uomini e il 12,2% tra le donne), superando l'obiettivo nazionale del 16% fissato per il 2020. Nel 2015 il 25,3% dei 30-34enni ha conseguito un titolo di studio universitario, un livello di poco inferiore al 26% stabilito come obiettivo per l'Italia ma lontano dal 40% fissato per la media europea.

Infine, nel 2015 i giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), sebbene in calo rispetto all’anno precedente (il 25,7% della popolazione nel 2015; il 26,2 nel 2014), sono oltre 2,3 milioni:. La loro incidenza più elevata tra le donne rispetto agli uomini.