Progetto nazionale “Sport di classe”

Presentato il 16 settembre, presso l’Istituto Manin di Roma il progetto “Sport di classe”, che nasce dall’impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Coni e della Presidenza del Consiglio dei Ministri: una nuova governance dell’educazione fisica, tutor da affiancare ai docenti della primaria, una revisione dei giochi sportivi studenteschi.

La presentazione è avvenuta alla presenza del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, del presidente del Coni Giovanni Malagò, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Graziano Delrio, e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

Queste le linee principali del progetto:

  • Viene introdotto un nuovo sistema di governance dell’Educazione fisica e sportiva Scolastica: per la prima volta vengono realmente integrate le competenze del MIUR e del CONI per una gestione condivisa. Sono previsti organi provinciali e regionali di coordinamento;
  • Per la scuola primaria si passa da un’ottica di sperimentazione riservata ad un numero ristretto di classi al coinvolgimento di tutte le istituzioni scolastiche del territorio (classi terze, quarte e quinte). E dal 2015 l’offerta sarà ulteriormente arricchita grazie al nuovo Piano Operativo Nazionale che consentirà alle scuole che vogliono potenziare l’educazione fisica e sportiva fin dalla prima classe della primaria di usufruire dei fondi europei.
  • Ci sarà un’attenzione particolare agli studenti con disabilità grazie al contributo del Comitato Paralimpico che sarà presente con suoi rappresentanti in tutti gli organismi di gestione delle attività.
  • Alla primaria viene introdotta una nuova figura di Tutor sportivo scolastico che svolgerà ruolo di supporto a tutte le istituzioni scolastiche italiane in fase di progettazione e realizzazione dell’educazione fisica e dell'attività sportiva scolastica in armonia con le indicazioni nazionali.

Il nodo strategico e fattore di continuità con il Piano “La buona scuola” è rappresentato dalla formazione di tutti i docenti coinvolti a cura di MIUR, CONI e CIP.

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