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Circolare Ministero dell'Economia e delle Finanze 12.12.2014, n. 29

Proroga di un ulteriore anno dei termini di conservazione dei residui passivi relativi a spese in conto capitale per le leggi di spesa pluriennale e a carattere permanente e monitoraggio dei residui passivi perenti.

1. Residui propri relativi alle spese in conto capitale per le leggi di spesa pluriennale e a carattere permanente

L'articolo 30, comma 11 della Legge n. 196 del 31 dicembre 2009 e successive modificazioni ed integrazioni conferisce la facoltà al Ministro dell'Economia e delle Finanze, su proposta adeguatamente motivata dei Ministri competenti, di prorogare di un ulteriore anno i termini di conservazione dei residui passivi relativi a spese in conto capitale, previa valutazione delle cause che ne hanno determinano la necessità e al fine di evitare l'insorgenza di possibili contenziosi con conseguenti oneri. L'esercizio di tale facoltà, previsto inizialmente solo per i tre esercizi seguenti a quello di entrata in vigore della citata Legge n. 196 del 31 dicembre 2009, è stato successivamente esteso agli esercizi finanziari 2013 e 2014 per effetto della norma di cui all'articolo 9, comma 12, del decreto-legge n. 150 del 30 dicembre 2013 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 15 del 27 febbraio 2014 recante: "Proroga di termini previsti da disposizione legislative". Conseguentemente, come già avvenuto per l'esercizio finanziario 2013, è prevista la possibilità di conservare nell'esercizio 2015 residui di parte capitale per le leggi di spesa pluriennale e a carattere permanente che altrimenti andrebbero in perenzione con il consuntivo 2014.

La presente sezione di questa circolare - analogamente a quanto effettuato per l'esercizio finanziario 2013 con la circolare n. 45 del 2013 - fornisce indicazioni sugli adempimenti necessari per l'esercizio della facoltà in parola e sulla relativa tempistica.

Occorre innanzi tutto ribadire che la facoltà menzionata dovrà essere esercitata dal Ministro dell'Economia e delle Finanze mediante apposito decreto, sulla base delle proposte, adeguatamente motivate dei Ministri competenti, previa valutazione delle cause che ne determinano la necessità.

Pertanto si sottolinea che dovrà essere posta

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